Il Diario è disponibile a Ferruzzano
e a Locri (“Edicolè” via G. Marconi)
Rivista storica
“Castelli Romani” n°3 Maggio-Giugno 2016 articolo-recensione “Testimone l’orizzonte”
Diario Annuale 1916 – 1918, Ferruzzano, da una ricerca nell’Archivio A.N.I.M.I Roma, la scoperta di un Diario del 1916 sulla Casa dei Bambini di Ferruzzano RC, sorto grazie all’Opera di U. Zanotti Bianco e i coniugi Franchetti. Trascrizione integrale autorizzata dal Presidente ANIMI O.le Gerardo Bianco, già Ministro della Pubblica Istruzione.
http://www.club.it/concorsi/risultati/2007/ant.clubpoeti2007.html
http://www.club.it/concorsi/risultati/2007/ant.clubpoeti2007.html#furfaro
http://www.corriere.it/lodicoalcorriere/index/09-07-2017/piantare-alberi-mitigare-auto-temperature_5e1d2aca-63f2-11e7-87e3-ee600ad1b24a.shtml
“La maestra Tita”
di Lina Furfaro
L. Pellegrini Ed.
Motivazione del Premio
Ambientato in una sperduta campagna della Locride, il romanzo è tutto incentrato sulla figura un po’ crepuscolare di una maestra d’asilo, la signorina Tita, la quale si dedica con amore e dedizione assoluta all’educazione ed alla cura dei bambini che le vengono affidati dalle umili famiglie di contadini e pastori delle campagne interne della Locride.
Dal quadro di miseria materiale e di arretratezza culturale in cui si svolgono i fatti e l’attività della maestra Tita, emergono alcuni atti di bontà e di solidarietà umana che sembrano mitigare un po’ l’asprezza materiale e morale in cui vive la popolazione del luogo.
Per caratterizzare in modo più incisivo l’ambientazione realistica dell’opera, la scrittrice si sofferma nel narrato sulla descrizione degli usi e costumi del luogo, utilizzando termini dialettali e gergali della Locride.
L’opera si legge agevolmente grazie ad una scrittura veloce e scorrevole.
Se ne consiglia la lettura, per l’esemplarità della figura della protagonista, agli insegnanti di ogni ordine e ruolo.
Referente giuria Prof. Roberto Bruno Cosenza 2010
Tra gli scrittori di Ciampino…
http://www.gliamantideilibri.it/premio-letterario-mondoscrittura/
Articolo di Maria Pia Santangeli
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