Un sogno chiamato Ciampino

una storia d’amore nella città che nasce

Ciampino 1925 scuola rurale, distribuzione del chinino

Luigi Pellegrini Editore CS 2024 € 16,00

In copertina: Foto dell’archivio fotografico storico dell’Istituto Superiore di Sanità, riproduzione autorizzata

Il genere umano, nel corso della storia, ha trovato di volta in volta modi diversi di abitare un luogo, seguendo le caratteristiche del territorio e del clima, modificandolo a seconda delle proprie esigenze e per le proprie finalità.

Questo romanzo, attraverso le vicende personali di Dino e Giulia – prima – e di Giuseppe e Lorena poi – segue l’evoluzione dai primi anni del ’900 fino agli Anni ’60 di quell’insediamento umano fatto della forza lavoro proveniente da tutte le regioni italiane, che, da una realtà contadina – campi sterrati e ampi vigneti – è diventato un centro urbano che oggi rivendica il suo posto nella storia, Ciampino.  

       La distanza da Roma l’ha da sempre resa una zona franca di provincia. E le sue vicissitudini – dal primo dopoguerra coi suoi campi, l’aeroscalo e i dirigibili, il tentativo della realizzazione della città-giardino, fino al secondo dopoguerra, con gli sfollati in attesa di una casa e i primi servizi di istruzione – rappresentano bene il passaggio verso l’industrializzazione del paese.

Ma “Un sogno chiamato Ciampino” vuole essere anche un omaggio alla città, a una dimensione collettiva che rappresenta più di quanto si è soliti raccontare. L’Autrice, Lina Furfaro, ciampinese d’acquisizione, ha messo a disposizione le sue ricerche storiche e antropologiche per mischiarle a una storia romanzata dove le vicende umane e sentimentali prendono il sopravvento. Ne viene fuori una riflessione intensa sulla natura umana e sulla sua condizione, anche in relazione alla terra. Il libro si apre, non a caso, con Pier Paolo Pasolini che, nei suoi tre anni di insegnamento alla scuola media “Francesco Petrarca”, vive la periferia romana che di lì a poco lo porterà a scrivere delle borgate e della piccolissima borghesia, dando vita a un legame tra la sua figura e Ciampino che da allora è diventato indissolubile.

La veridicità testimoniale dei ricordi, la ricerca d’archivio e la penna sapiente e armonica, sempre delicata, di Lina Furfaro rendono questo libro una perla preziosa della scrittura, da custodire gelosamente sia per coloro i quali conoscono bene la realtà ciampinese sia per quelli che ignorandola possono trovare qui l’occasione giusta per scoprirla.