” Molto partecipata la riapertura dell’Associazione Pro Loco di Ciampino con inaugurazione della nuova residenza in Via del Lavoro n. 104. Ad accogliere i soci e i numerosi simpatizzanti, tra scrittori, poeti, pittori, … (clicca il link per continuare al leggere l’articolo su Controluce.it)
Istituto Tecnico Professionale di Frascati – INCONTRO CON L’AUTRICE
nell’Istituto Tecnico Professionale di Frascati Rm
Grazie a tutti i ragazzi dell’Ist. “Maffeo Pantaleoni” di Frascati, grazie a questi giovani studenti che hanno letto il romanzo e che sono intervenuti nella videoconferenza con molte considerazioni e domande, grazie ai professori, in particolare alla Professoressa Rosanna Meuti e alla Dirigente scolastica Marilena Ciprani per l’invito.
C’era una volta Cinecittà… Articolo Controluce.it Giornale on line dei Castelli Romani e Prenestini.
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Parlando qua e là a volte si scoprono sfumature interessanti in ogni settore e dopo una chiacchierata amichevole sono andata a riguardare vecchi film d’autore degli Anni ’60 e ’70, come “Brutti, sporchi e cattivi” o “ Metello”. Imbattiamo in grandi attori che recitano ed entrano nella parte in modo straordinario; accanto ad essi quasi sempre troviamo personaggi semplici, soprattutto comparse, persone autentiche che interpretano se stessi, per una maggiore coerenza alla realtà. E’ l’eredità del neorealismo raccolta positivamente.
In “Metello” il film dai numerosi riconoscimenti, diretto da Mauro Bolognini, tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini, il protagonista, interpretato da un giovanissimo Massimo Ranieri, rimasto orfano, trova lavoro a Firenze in un cantiere come muratore. All’indomani dell’Unità d’Italia, in una società che lotta per emergere, varie vicissitudini segnano la crescita e la vita sentimentale di Metello Salani , prima e dopo il matrimonio con Ersilia (Ottavia Piccolo). I due sposi mettono al mondo Libero, un bambino che accompagnerà i protagonisti nel film. Ormai in pieno movimento sindacale il giovane si espone in prima fila partecipando a un grande sciopero per ottenere migliori salari. In carcere per la seconda volta, Metello promette a Ersilia di non tornare più in galera per le sue lotte politiche, sapendo entrambi che non sarà così perché quella battaglia è la spinta che tiene in vita un carattere ribelle quale è quella dell’operaio.
Il cast artistico è ricco di nomi interessanti tra cui Lucia Bosè ma qui, ora, ci piace ricordare la partecipazione del piccolo Carlo Ruggia di appena un anno, che nei panni di Libero, figlio di Metello ed Elisa, compare più volte, in braccio ora all’uno ora all’altra, con tanto di cappellino bianco merlettato. E’ di Carlo che stiamo ricostruendo la storia cinematografica: scoperto nella zona Don Bosco, figlio di emigrati calabresi a due passi da Cinecittà, e precisamente nel negozio di papà Carmelo er carzolaio, il piccolo subito scelto per la parte, entra negli studi di Via Tuscolana.
Il contratto, oggi custodito con cura nell’archivio di famiglia, viene sottoscritto Venerdì 24 ottobre 1969 tra il papà di Carlo e la Casa di Produzione “Documento Film”. Mamma Angela e papà Carmelo partono da Roma assieme al piccolo, per raggiungere Firenze, l’occasione di un bel viaggio, accompagnati dal padrino (Gentile di nome e di fatto) di battesimo del piccolo attore. I genitori di Carletto sono sempre presenti sul luogo delle riprese e a compenso delle prestazioni artistiche… verrà corrisposta la somma forfettaria di L. 10.000 = (Diecimila) giornaliere, pagata per ogni giornata di effettiva presenza del bambino sul set. Durante tutto il periodo di permanenza a Firenze del bambino e dell’accompagnatore, con il pagamento di L. 10.000 al giorno si provvederà al mantenimento, ovviamente il tutto sarà autorizzato dalle Autorità competenti per il lavoro dei minori.
Quello di Metello è un passato sempre attuale, che ritorna sotto sembianze diverse, ed è sempre commovente rivedere i capolavori, vorresti non finissero mai, perché Libero, quello tenuto in braccio da Ersilia e Metello, avrà una sua avventura. Negli Anni ‘70, da ragazzetto, tra il muretto e la borgata, Carlo spesso veniva scelto tra tanti; fino a quindici anni circa ha varcato l’ingresso di Cinecittà, ora accanto a Nino Manfredi ora accanto ad altri…
Il film che però vede e rivede più volte è Metello, forse perché, coincidenza, è anche lui un operaio, artigiano che dal bambù sa creare oggetti d’arredo. E il percorso della vita continua. Siamo arrivati ai titoli di coda, i nomi dei grandi attori compaiono, i personaggi con ruoli secondari ovviamente no, ma fanno parte della storia del cinema anche loro, sono tantissimi; e proprio i grandi film non sarebbero tali senza le piccole comparse, partecipanti che ci piace ringraziare anche così, attraverso un ricordo, un documento che fa da testimone.
Lina Furfaro
Comparse-calabresi-a-Cinecittà
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TOMMASO CAMPANELLA L’OSTINATO di LINA FURFARO con ANTONIO TALLURA
UN’ORA DI SPETTACOLO “TOMMASO CAMPANELLA- L’OSTINATO”
“…Come non sottoscrivere la tesi di fra’ Tommaso riguardo al grande male che in tutti i tempi, e ancora oggi, è alla base di tutti i mali: l’ignoranza, per debellare la quale l’unico rimedio è l’Educazione, la Conoscenza, il Sapere.
Una consegna importante, alla scuola, alla famiglia, alla società, alla politica.
Queste le suggestioni trasmesse dalla messa in scena di “Tommaso Campanella – L’ostinato”, un coinvolgente monologo con cui Lina Furfaro, per la prima volta, si è cimentata nella scrittura di una sceneggiatura teatrale.
Ad maiora.”
Locri, 5 Settembre 2019 Silvana Pollichieni
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TOMMASO CAMPANELLA
L’OSTINATO
https://www.liceimazzinilocri.edu.it/wp-content/uploads/2019/12/comunicazione-n.75.pdf
20 dicembre 2019 con i ragazzi dell’Istituto “G. Mazzini” di Locri, GRANDE PARTECIPAZIONE!! Grazie ai docenti che hanno dato la possibilità ai ragazzi di partecipare, grazie ai ragazzi per la loro adesione! L’instancabile vicepreside Girolama Polifroni e il dirigente scolastico Francesco Sacco hanno dato ancora una volta un’opportunità culturale ai giovani della Locride.
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Ancora nelle Scuole:
TOMMASO CAMPANELLA
L’OSTINATO – PALAZZO DELLA CULTURA di LOCRI RC – ORE 10:00
Mercoledi’ 18 dicembre, alle ore 10,00 presso il Palazzo della Cultura, gli alunni delle classi quarte e quinte assisteranno allo spettacolo dedicato a Tommaso Campanella, figlio calabrese. La personalità umana e filosofica, ricca e poliedrica.
-Dopo lo spettacolo l’Autrice s’intratterrà per dialogare con gli studenti del Liceo- Istituto d’Istruzione Superiore “I. Oliveti – P. Panetta” di Locri ( Liceo Classico “I. Oliveti” e ’Istituto d’ Arte “ P. Panetta” oggi Liceo Artistico)
https://www.iisolivetipanettalocri.edu.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1040:spettacolo-dedicato-a-tommaso-campanella-18-dicembre&catid=136:circolari-genitori-alunni&Itemid=206
Nella foto sopra: Teatro greco-romano di Portigliola – L’attore Antonio Tallura e l’autrice Lina Furfaro
Il frate domenicano Tommaso Campanella, interpretato dall’attore Antonio Tallura: un monologo che tra la solennità dei versi, l’intercalare di espressioni dialettali, la tragicità del supplizio e il raggiro della pazzia, rende incisivo e coinvolgente l’ostinato carattere del filosofo calabrese, le cui riflessioni sono più che mai attuali.
PORTIGLIOLA PRESENTA: “TOMMASO CAMPANELLA, L’OSTINATO”, FESTIVAL DEL TEATRO CLASSICO, TRA MITO E STORIA
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Parigi, 1635. Il frate domenicano Tommaso Campanella, in scena si ritrova gradito ospite di Luigi XIII, dopo 27 anni di carcere e soprattutto dopo essersi fatto gioco, fingendosi pazzo, di chi lo voleva al rogo. Il filosofo stilese ripercorre a ritroso con immagini evocate, i momenti salienti della sua vita: quando bambino origlia sotto la finestrella della scuola, l’entrata in convento, la scoperta e il computare del naturalismo telesiano con conseguente allontanamento ad Altomonte e poi arresto, fuga a Padova, incontro con Galileo, ritorno a Stilo e insurrezione contro gli spagnoli, tradimento, tortura.
Lo spettacolo che ben si inserisce nel Festival che quest’anno apre alle produzioni del territorio, pensa alle giovani generazioni affinché meditino su un personaggio così erudito e complesso, di sconvolgente attualità, che soltanto l’atmosfera e la magia del teatro può porgere piacevolmente al grande pubblico.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“SAN JEIUNIO COMPATRONO DI GERACE”
GERACE
MUSEO DIOCESANO
SALA DELL’ARAZZO ORE 18.00
https://www.primolevimarino.edu.it/libriamoci-edizione-2017/
LIBRIAMOCI – “testimone l’orizzonte” romanzo storico – INCONTRO CON L’AUTORE SCUOLA “PRIMO LEVI” MARINO RM
A Rocca Priora con Rosanna Massi e Paolo Valbonesi
Albano Laziale
Performances d’Autore SABATO 25 MARZO 2017
Albano Laziale – Rm – Consorzio SBCR
Università LUMSA – Diario 1916 1918
LUMSA UNIVERSITA’
Ristampa del Diario 1916 1918
Diario 1916 1918 Ferruzzano a cura di L. Furfaro
Ferruzzano Borgo antico: Casa dei Bambini nelle Baracche dopo il terremoto del 1908
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