LA GELSOMINAIA

Intervento del Sindaco Geppo Femia
SALA CONSILIARE COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA IONICA RC

“La ladra di libri” MAG Cultura in movimento di Siderno promuove la

PRESENTAZIONE del romanzo

al COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA IONICA RC

SALA CONSILIARE – MUNICIPIO

LUNEDI 27 DICEMBRE 2021 ORE 18,00

https://www.rivieraweb.it/domani-la-presentazione-de…/…

Interventi

  • Amministrazione patrocinante – Sindaco Geppo Femia
  • Gianluca Albanese
  • Romolo Piscioneri
  • Intermezzo musicale
    • a cura degli alunni dell’I. C. MARINA DI GIOIOSA – MAMMMOLA – Progetto LibriAmo in Musica”
LA GELSOMINAIA – presentazione nel Giardino dell’Accademia Senocrito – Locri

Per “La gelsominaia” di Lina Furfaro – SERVIZIO DI RAFFAELLA SILVESTRO su Tv Telemia.

GIARDINO “Accademia Senocrito” Locri RC – 18 agosto 2021 – Grazie al Sindaco di Locri Giovanni Calabrese, all’Assessore Domenica Bumbaca e alla “Fondazione Zappia” nella persona del Presidente Antonio La Rosa


C’era una volta Cinecittà… Articolo Controluce.it Giornale on line dei Castelli Romani e Prenestini.

https://www.controluce.it/notizie/cera-una-volta-cinecitta/

C’era una volta Cinecittà…
Parlando qua e là a volte si scoprono sfumature interessanti in ogni settore e dopo una chiacchierata amichevole sono andata a riguardare vecchi  film d’autore degli Anni ’60 e ’70, come “Brutti, sporchi e cattivi” o “ Metello”. Imbattiamo in grandi attori che recitano ed entrano nella parte in modo straordinario; accanto ad essi quasi sempre troviamo personaggi semplici, soprattutto comparse,  persone autentiche che interpretano se stessi, per una maggiore coerenza alla realtà. E’ l’eredità del neorealismo raccolta positivamente.
  In “Metello” il film dai numerosi riconoscimenti, diretto da Mauro Bolognini, tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini, il protagonista, interpretato da un giovanissimo Massimo Ranieri, rimasto orfano,  trova lavoro a Firenze in un cantiere come muratore. All’indomani dell’Unità d’Italia, in una società che lotta per emergere, varie vicissitudini segnano la crescita e la vita sentimentale di Metello Salani ,  prima e dopo il matrimonio con  Ersilia (Ottavia Piccolo). I due sposi mettono al mondo Libero, un bambino che accompagnerà i protagonisti nel film. Ormai in pieno movimento sindacale il giovane si espone in prima fila partecipando a un grande sciopero per ottenere migliori salari. In carcere per la seconda volta, Metello promette a Ersilia di non tornare più in galera per le sue lotte politiche, sapendo entrambi che non sarà così perché quella battaglia è la spinta che tiene in vita un carattere ribelle quale è quella dell’operaio.
Il cast artistico è ricco di nomi interessanti tra cui Lucia Bosè  ma qui, ora, ci piace  ricordare la partecipazione del piccolo Carlo Ruggia di appena un anno, che nei panni di Libero, figlio di Metello ed Elisa, compare più volte, in braccio ora all’uno ora all’altra, con tanto di cappellino bianco merlettato.  E’ di Carlo che stiamo ricostruendo la storia cinematografica: scoperto nella zona Don Bosco, figlio di emigrati calabresi a due passi da Cinecittà, e precisamente nel negozio di papà Carmelo er carzolaio,  il piccolo  subito scelto per la parte, entra negli studi di Via Tuscolana.
 Il contratto, oggi custodito con cura nell’archivio di famiglia,  viene sottoscritto Venerdì 24 ottobre 1969 tra il papà di Carlo e la Casa di Produzione “Documento Film”. Mamma Angela e papà Carmelo partono da Roma assieme al piccolo, per raggiungere Firenze, l’occasione di un bel viaggio, accompagnati dal padrino (Gentile di nome e di fatto) di battesimo del piccolo attore. I genitori di Carletto sono sempre presenti sul luogo delle riprese e  a compenso delle prestazioni artistiche… verrà corrisposta la somma forfettaria di L. 10.000 = (Diecimila) giornaliere, pagata per ogni giornata di effettiva presenza del bambino sul set. Durante tutto il periodo di permanenza a Firenze del bambino e dell’accompagnatore,  con il pagamento di L. 10.000 al giorno si provvederà al mantenimento, ovviamente il tutto sarà autorizzato dalle Autorità competenti per il lavoro dei minori.
Quello di Metello è un passato sempre attuale, che ritorna sotto sembianze diverse, ed è sempre commovente rivedere i capolavori, vorresti non finissero mai, perché  Libero, quello tenuto in braccio da Ersilia e Metello, avrà una sua avventura.  Negli Anni ‘70,  da ragazzetto, tra il muretto e la borgata, Carlo spesso  veniva scelto tra tanti;  fino a quindici anni circa ha varcato l’ingresso di Cinecittà, ora accanto a Nino Manfredi ora accanto ad altri…
Il film che però vede e rivede più volte è Metello, forse perché, coincidenza, è anche lui un operaio, artigiano che dal bambù sa creare oggetti d’arredo. E  il percorso della vita continua.   Siamo arrivati ai titoli di coda, i nomi dei grandi attori compaiono,  i personaggi con ruoli secondari ovviamente no, ma fanno parte della storia del cinema anche loro, sono tantissimi; e proprio i grandi film non sarebbero tali senza le piccole comparse, partecipanti che ci piace ringraziare anche così, attraverso un ricordo, un documento che fa da testimone.
 Lina Furfaro

Comparse-calabresi-a-Cinecittà


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ARTICOLI VARI PUBBLICATI SULLA RIVISTA CONTROLUCE.IT https://www.controluce.it/notizie/tag/lina-furfaro/

RECENSIONE: “Il paese del malocchio” di Giuseppe Fiorenza

Locri, Lina Furfaro tra i banchi di scuola con Giuditta Levato

11 Marzo 2013 . Postato in Cultura

http://www.lentelocale.it/cultura/1459-locri-lina-furfaro-tra-i-banchi-di-scuola-con-giuditta-levato

di Domenica Bumbaca

LOCRI- È stato presentato nelle scuole di Locri, prima al liceo classico “IVo Oliveti”, poi al liceo linguistico magistrale “Mazzini” il libro “Giuditta Levato.La contadina di Calabricata” di Lina Furfaro, in occasione della festa della donna.  All’ Istituto Magistrale ad introdurre la giornata un excursus storico per proiettare lo sguardo nel 1911 quando 146 donne persero la vita in un incendio della fabbrica Triangle di New York. Un clima gioioso, ma anche un momento di riflessione su una tematica universale e senza tempo. Il coro del Mazzini si è esibito con dei brani celebri della musica italiana che negli anni hanno cantato di donne coraggiose, audaci o semplicemente madri e mogli esemplari. Altri studenti hanno poi presentato i loro progetti, pensati nel corso delle settimane antecedenti. Lavori originali, significativi come la recitazione di poesie che rubano la scena facendo calare il silenzio o foto artistiche che hanno espresso il senso più profondo di questa ricorrenza. Il momento più incisivo è stato la presentazione del libro “Giuditta Levato, La contadina di Calabricata”. La scrittrice Lina Furfaro, un’ospite arrivata da Ciampino, ha raccontato delle sue numerose ricerche negli archivi, delle testimonianze di “seconda mano” che ha raccolto per far rinascere una storia del secolo scorso. Luigi Fedele consigliere della Regione Calabra, ha affermato: “In omaggio ad una donna che è stata protagonista del suo tempo ma, soprattutto, in omaggio a tutte le donne calabresi abituate a lavorare sodo e spesso in silenzio, donne che, pur non avendo molta visibilità perché occupate nel lavoro quotidiano, sono uno dei pilastri della nostra società e che, al momento giusto, com’è accaduto appunto alla contadina di Calabricata, sanno sfoderare grinta e determinazione e diventare protagonista del loro destino”. Per concludere un gesto amabile da parte dei ragazzi dei Licei che donando in dono una mimosa, fiore simbolo della giornata, hanno cantato in auditorium per tutte le ragazze , le quali rappresentano un’indiscussa maggioranza